IL PROGRAMMA

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Abbiamo diviso il programma in 5 storie, perchè in una città ne esistono più di una e ognuno di noi vive differenti aspetti e realtà di Sesto.

PREMESSA

Le prossime elezioni amministrative si terranno in un contesto economico e sociale molto delicato e preoccupante: gli effetti della crisi sanitaria si fanno sentire con forza anche nella nostra comunità, così come in tutto il Paese. La pandemia ha funzionato come un gigantesco evidenziatore che ha messo in risalto le tante storture e debolezze della nostra società, a partire dalle grandi disparità e diseguaglianze economiche, sociali, di accesso ai saperi, che pervadono il mondo e che affondano le loro radici in periodi ben antecedenti al marzo 2020.

Il modello di sviluppo che le società moderne hanno perseguito ci ha portato fuoristrada mettendo a rischio il nostro ecosistema. L’economia che abbiamo costruito, basata su un consumo illimitato di risorse finite, sta compromettendo l’equilibrio del nostro pianeta in modo irreversibile. I 50 gradi registrati in Canada in Giugno sono un campanello d’allarme inequivocabile, che non possiamo ignorare, è il momento di agire.

L’affermazione quasi incontrastata di politiche economiche neoliberiste, a livello globale e europeo, sempre più basata su una finanza scollegata dalla vita reale e ha permesso a pochi di accumulare patrimoni e ricchezze sempre più ampi, mentre fasce sempre più larghe della popolazione hanno vissuto e stanno vivendo sulla propria pelle il peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita.

Un’economia globalizzata e finanziarizzata che ha consumato risorse esauribili e beni comuni senza che né accordi internazionali né agenzie intergovernative riuscissero a contenerne la voracità.

I giovani, colpiti dagli effetti di una disoccupazione oramai strutturale, unita ad un modello di lavoro sempre più precario nel reddito e nelle sue condizioni morali e materiali, vedono ridursi rispetto alle generazioni precedenti le possibilità di costruire un futuro migliore e più giusto.

L’attuale modello di sviluppo prevalente continua a faticare molto a coniugare – ed in molti casi pone in evidente e drammatica contrapposizione – crescita economica e sostenibilità ambientale e sociale.

In un quadro così difficile, tuttavia, non mancano elementi di speranza e di vitalità: la nascita di movimenti, soprattutto giovanili, sempre più consapevoli della necessità e dell’urgenza di avviare una transizione ecologica del pianeta, l’affermarsi di una sempre più diffusa convinzione che le diseguaglianze economiche e sociali debbano essere superate e che si debba invertire la tendenza verso una maggiore redistribuzione delle ricchezze, l’egemonia sempre più forte dei movimenti che pretendono maggiori e uguali diritti per tutti a prescindere da sesso, orientamento sessuale o identità di genere.

Lotte e movimenti spesso scollegati tra loro, ancora alla ricerca di una narrazione in grado di interpretare e disegnare nuove politiche di cambiamento globale, ma che aprono tuttavia una strada in grado di rappresentare speranza per il futuro.

La vittoria di Biden negli Stati Uniti d’America, l’avvio di un nuovo dibattito sul ruolo dell’Unione Europea, le necessarie modifiche alle politiche di governo post pandemia e gli evidenti limiti delle politiche precedenti, aprono quindi scenari inediti e interessanti.

Ad uno sguardo superficiale potrebbero anche sembrare scenari lontani, che poco influiscono sulla vita quotidiana di noi cittadini sestesi. In realtà, in un mondo sempre più collegato e interconnesso, tentare di comprendere nel profondo la natura e gli effetti delle mutazioni globali dei nostri tempi rappresenta una necessità. Tali riflessioni di fondo costituiscono la base culturale necessaria per pensare e strutturare politiche di governo per la nostra città e per contribuire a costruire un futuro diverso, grazie a proposte forti, credibili e di profondo cambiamento.

Queste poche righe rappresentano solo una piccola premessa, estremamente sintetica, ma secondo noi necessaria, per inquadrare il contesto politico generale nel quale ci candidiamo a governare la nostra Sesto Fiorentino per i prossimi cinque anni.

Sulla base di queste premesse, le pagine che seguono contengono le nostre principali idee e proposte per disegnare la città dei prossimi anni nelle sue molteplici sfaccettature e nei profondi cambiamenti che la dovranno interessare per restare ed essere sempre di più luogo di lavoro, di sviluppo, di uguaglianza, solidarietà, diritti e attenzione all’ambiente.

LA CITTÀ DEI SAPERI

Sesto Fiorentino ha sempre riconosciuto grande importanza alle politiche educative, creando momenti di incontro e scambio tra i vari attori della formazione nelle diverse fasce di età del bambino: famiglie, istituzioni e associazioni del territorio. È necessario continuare su questa strada e, anzi, rafforzare l’impegno anche alla luce della pandemia in corso e dei suoi effetti.

Con l’emergenza sanitaria la scuola è stata messa a dura prova e mai come adesso sta vivendo un periodo di grande incertezza, tra la necessità di garantire la sicurezza di studenti e personale scolastico e al tempo stesso l’esigenza di assicurare a tutti il pieno diritto all’istruzione e alla socialità. In generale poi, da troppo tempo la scuola e le politiche educative vengono bistrattate e rese oggetto di tagli insopportabili a livello statale, tesi a svilirne il ruolo centrale nella nostra società.

Oltre a continuare ad offrire il necessario supporto alle scuole sotto il profilo organizzativo e logistico, anche legato all’evolversi delle normative per fronteggiare il COVID 19, il Comune dovrà sostenere e rafforzare tutte quelle iniziative e attività tese a contrastare la cosiddetta povertà educativa e ogni forma di difficoltà nel percorso educativo legata a condizioni economiche e sociali degli studenti.

In particolare, per quanto riguarda i bambini e famiglie, gli ambiti di intervento saranno orari flessibili dei servizi prima infanzia, servizi aggiuntivi per infanzia e primaria come pre e post scuola, centri estivi e aperture straordinarie, agevolazioni per famiglie in difficoltà economica e per famiglie numerose, ambienti di apprendimento innovativi all’aperto. Per quanto riguarda ragazzi e giovani puntiamo su azioni specifiche contro il disagio sociale e le disuguaglianze crescenti, contro la dispersione e l’abbandono scolastico (supporto psicologico, tutoraggio e supporto nello studio in orario extra scolastico, mediazione culturale e linguistica per studenti stranieri).

La nascita degli istituti comprensivi ha rappresentato negli anni passati la grande opportunità per i nostri ragazzi e ragazze di avere una scuola che li accompagni dai 3 fino ai 14 anni, ma si tratta di un lavoro da proseguire e affinare, promuovendo una cultura dell’educazione in verticale, rafforzando e coinvolgendo sempre più tutta la comunità educante per far crescere i nostri giovani cittadini senza che nessuno resti indietro. In futuro vogliamo intensificare ancora di più la collaborazione con le Direzioni dei tre Comprensivi per contribuire ad armonizzare sempre più le opportunità offerte alla cittadinanza su tutto il territorio comunale.

Per i servizi alla prima infanzia resta importante continuare a lavorare per il potenziamento dell’educazione 0-6 e per offrire alle famiglie e ai bambini opportunità formative di qualità e un valido supporto alla genitorialità. Vogliamo garantire l’impegno anche in futuro nel mantenere gli attuali 2 nidi comunali a gestione diretta e riteniamo fondamentale investire, anche a livello di uffici comunali, sul coordinamento pedagogico, destinando adeguate risorse per la formazione permanente del personale educativo e il mantenimento della qualità dei servizi per la prima infanzia.

Ci impegniamo inoltre a realizzare uno spazio “ZeroSei” per l’infanzia: un luogo, aperto a tutti i bambini e alle loro famiglie, dove giocare e sperimentare varie attività anche a carattere laboratoriale.

Inoltre intendiamo continuare a promuovere l’educazione alimentare e l’economia circolare attraverso la nostra azienda di ristorazione pubblica “Qualità & Servizi”, offrendo cibo di qualità basato su materie prime locali e buone, e portando avanti un dialogo costante tra le famiglie, la scuola, l’azienda e il territorio per accrescere la “comunità del cibo” e per promuovere una cultura del rispetto e della valorizzazione delle diversità e della sostenibilità.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica dovremo proseguire l’impegno teso a migliorare i nostri edifici scolastici e le palestre delle scuole per renderle più efficienti da un punto di vista energetico e funzionale (abbattimento barriere architettoniche, adeguamento sismico); nonché potenziare la connettività dei plessi per favorire una didattica innovativa e multimediale. Inoltre è nostra intenzione rendere a emissioni nette zero tutti gli edifici di cui è direttamente o indirettamente responsabile il Comune.

Il trasferimento del nuovo liceo Agnoletti nel Polo Scientifico sarà un passaggio fondamentale per migliorare l’edilizia anche delle scuole superiori e per migliorare la fruibilità di tutta l’area, vero fiore all’occhiello della ricerca e didattica universitaria a livello internazionale, che dovrà sempre più dialogare col resto della città.

Il confronto con la Città Metropolitana, responsabile per l’edilizia scolastica superiore e per alcune funzioni legate al trasporto pubblico, dovrà insistere sulla necessità di investimenti anche per gli altri Istituti superiori presenti a Sesto: Liceo artistico e Calamandrei e per migliorare i trasporti a loro servizio.

L’offerta formativa rivolte alle scuole del territorio contenuta nel progetto “La valigia delle idee” rappresenta un importante strumento per stimolare la conoscenza e l’approfondimento di alcuni temi. Il lavoro del Comune nei prossimi anni sarà teso a migliorare questo strumento, favorendo sempre più il coinvolgimento delle associazioni e indirizzando il progetto sui filoni ritenuti più interessanti e attuali, evitando una eccessiva dispersione e vastità dell’offerta. Intendiamo inoltre proseguire e rafforzare l’impegno per la promozione della Memoria, per la promozione della cultura della legalità e del contrasto a tutte le mafie, per la conoscenza del territorio e della sua storia e del suo patrimonio naturalistico, artistico e storico.

Sesto è una città vivace anche perché può contare su tante associazioni e espressioni culturali di eccellenza: musica, teatro, biblioteca, arte e archeologia.

Il 2020, anno orribile per tanti motivi, ha messo in difficoltà anche il mondo culturale e proprio per questo il Comune dovrà ancora di più essere a fianco delle tante realtà che animano la vita culturale della nostra comunità, sostenendo e accompagnando la crescita delle associazioni più radicate, accogliendo esperienze e proposte nuove e favorendo la ripartenza dopo la pandemia.

Attualmente la nostra città può contare su una già ampia disponibilità di spazi dedicati (in tutto o in parte) ad ospitare funzioni culturali. Tra i principali luoghi ricordiamo la Biblioteca Ernesto Ragionieri, il Teatro della Limonaia, Villa San Lorenzo (sede della Scuola di Musica e dell’Istituto Ernesto De Martino), il Centro espositivo Berti.

I prossimi anni vedranno aumentare tali spazi e sarà importante lavorare con ancora più decisione per una visione organica e policentrica della cultura sul territorio, costruendo così un sistema culturale diffuso con più polarità di livello metropolitano e una diversità di funzioni.

A breve sarà consegnata al Comune l’Ala Nord della Villa di Doccia dove, da dieci anni, ha sede la nostra biblioteca. Oltre ad allargare le funzioni bibliotecarie (molto richieste e in continua crescita), questi nuovi locali potrebbero ospitare una ludoteca, una grande sala polifunzionale, spazi per l’archivio storico del nostro Comune e per le associazioni. Nel corso del prossimo mandato inoltre verrà consegnata anche l’area degli Ex Forni, luogo dalle grandi potenzialità per il quale dovrà essere verificata la possibilità di realizzare un nuovo teatro.

Il centro cittadino sarà interessato dall’inizio del prossimo anno da un grande piano di rilancio: dalla tanto attesa riapertura della ex Polisportiva agli interventi di restauro e riqualificazione completa del Palazzo Pretorio. I due luoghi dovranno essere complementari e dialoganti tra loro con progetti culturali attrattivi di livello metropolitano e regionale. Sul secondo, compatibilmente coi tempi derivanti dal necessario reperimento di risorse extracomunali per i lavori, sarà necessario un percorso di partecipazione e condivisione per individuare il miglior progetto di gestione di questo importante luogo del nostro centro cittadino.

Vogliamo realizzare una vera e propria “ricucitura culturale” tra Polo Scientifico e centro città, promuovendo relazioni ed iniziative in collaborazione coi nuovi spazi culturali del centro e favorendo, insieme all’Università, eventi musicali/culturali estivi (tipo Festival) che possano portare i sestesi a vivere gli spazi del Polo.

In uno dei due nuovi luoghi della cultura in centro è nostra intenzione individuare uno spazio da dedicare al punto biblioteca, idoneo ad ospitare ad esempio una sala per la lettura, servizi bibliotecari specifici (prestito libri, consultazione riviste e quotidiani), coworking e attività di doposcuola.

La nostra città è attualmente carente di sale di grandi dimensioni o auditorium. Nel prossimo mandato dovrà essere valutata con attenzione la possibilità di realizzare un auditorium pubblico da 300 posti in grado di sostenere una programmazione di forte attrattività sovracomunale o  di utilizzare la forma della convenzione con realtà private per un uso parzialmente pubblico di nuove sale o auditorium con capienze analoghe.

Sul tema delle politiche culturali una menzione speciale non può non andare al Museo di Doccia, che ha visto recentemente insediati gli organismi della Fondazione e che vedrà anche in futuro il Comune di Sesto al proprio fianco per raggiungere l’obiettivo tanto atteso della riapertura e del rilancio di un luogo che rappresenterà un fiore all’occhiello della storia artistica, culturale, civile della nostra comunità.

L’impegno del Comune sul Museo sarà prioritario affinché questo assuma una rilevanza internazionale sviluppando tutte le funzioni che le linee guida ministeriali, regionali e comunali hanno individuato e possa espandersi in termini di spazi espositivi e di attività collegate.

Il prossimo mandato dovrà vederci impegnati anche nel tentativo di migliorare la fruibilità di alcuni luoghi con alcuni interventi attesi: la realizzazione del ponte sul torrente Zambra per un migliore accesso al Tumulo etrusco della Montagnola, il restauro dello studio d’artista di Antonio Berti, la messa in sicurezza per l’apertura al pubblico e per il suo utilizzo anche a scopi culturali del Parco di Villa San Lorenzo.

Quattro saranno così le grandi polarità culturali di livello metropolitano di Sesto: il Polo di Doccia, Il Museo Ginori, gli spazi culturali e sociali del centro cittadino e il Polo Scientifico. Un insieme di sfide importanti nel campo delle politiche culturali, che vedrà il Comune lavorare con decisione su contenitori e contenuti, per una città che vuole sempre più essere al centro della scena metropolitana e Toscana.

Infine vogliamo che il prossimo mandato dedichi ancora più attenzione al mondo dei giovani, per favorire e supportare iniziative e occasioni culturali in campo musicale, teatrale o di altre forme di espressione artistica che li vedano protagonisti, sia come ideatori e organizzatori che come pubblico.

La vittoria di Biden negli Stati Uniti d’America, l’avvio di un nuovo dibattito sul ruolo dell’Unione Europea, le necessarie modifiche alle politiche di governo post pandemia e gli evidenti limiti delle politiche precedenti, aprono quindi scenari inediti e interessanti.

Ad uno sguardo superficiale potrebbero anche sembrare scenari lontani, che poco influiscono sulla vita quotidiana di noi cittadini sestesi. In realtà, in un mondo sempre più collegato e interconnesso, tentare di comprendere nel profondo la natura e gli effetti delle mutazioni globali dei nostri tempi rappresenta una necessità. Tali riflessioni di fondo costituiscono la base culturale necessaria per pensare e strutturare politiche di governo per la nostra città e per contribuire a costruire un futuro diverso, grazie a proposte forti, credibili e di profondo cambiamento.

Queste poche righe rappresentano solo una piccola premessa, estremamente sintetica, ma secondo noi necessaria, per inquadrare il contesto politico generale nel quale ci candidiamo a governare la nostra Sesto Fiorentino per i prossimi cinque anni.

Sulla base di queste premesse, le pagine che seguono contengono le nostre principali idee e proposte per disegnare la città dei prossimi anni nelle sue molteplici sfaccettature e nei profondi cambiamenti che la dovranno interessare per restare ed essere sempre di più luogo di lavoro, di sviluppo, di uguaglianza, solidarietà, diritti e attenzione all’ambiente.

LA CITTÀ CHE CAMBIA

Il prossimo mandato sarà caratterizzato da un grande lavoro di innovazione nel campo della pianificazione del nostro territorio per rispondere ai bisogni della città post pandemia e per disegnare la Sesto del futuro: più verde, con meno emissioni di CO2, più connessa e ancora più pronta a cogliere le opportunità economiche per nuova e buona occupazione.

Sarà essenziale lavorare per una città a “zero consumo di suolo”nessuna nuova realizzazione in più rispetto a quanto già pianificato ma un processo di ricostruzione urbana ed edilizia incentrata sul recupero, la valorizzazione e riqualificazione del patrimonio edilizio già costruito, obsoleto o abbandonato.

Un serio progetto di rigenerazione urbana non può che nascere dal miglior utilizzo possibile del patrimonio edificato esistente. Occorre quindi incentivare il recupero del costruito nella maniera più ampia possibile, facilitare le trasformazioni urbane con le migliori prestazioni ecologiche e ambientali e con semplificazioni burocratico/amministrative, favorire nelle aree produttive e artigianali interventi che si muovano in una logica di qualificazione dei fabbricati dal punto di vista ambientale e per il risparmio energetico, idrico e di produzione di energia da fonti rinnovabili. La macchina tecnica e amministrativa comunale dovrà essere di aiuto e migliorare il proprio supporto di accompagnamento al cittadino nelle diverse pratiche e sarà fondamentale continuare ad investire, sempre con più forza, nei processi di dematerializzazione delle pratiche edilizie con consultazione online.

Partendo dagli obiettivi contenuti nel Piano Strutturale intercomunale verrà elaborato nella prima parte del mandato il nuovo Piano Operativo Comunale, attualmente nella fase di ascolto e partecipazione.

In sintesi il POC dovrà lavorare sugli obiettivi individuati nel documento di avvio del procedimento, sviluppando una particolare attenzione nei confronti di queste aree:

– Parco della Piana

– Osmannoro

– Polo Scientifico

– Direttrice Via Pasolini

– Aree collinari e pedecollinari

– Ex Caserma Donati

– Centro cittadino

Lavoreremo affinché si metta la massima attenzione ai nostri polmoni verdi, confermando la nostra contrarietà ad ogni ipotesi di nuova pista aeroportuale, investendo sul parco della Piana come vero elemento ordinatore dell’intera area e individuando possibili funzioni che, compatibilmente con la salvaguardia del territorio, gli possano consentire di essere vissuto e fruito dai cittadini sestesi e non solo.

Spostandoci verso nord sarà fondamentale migliorare i collegamenti del Polo Scientifico, sia verso il comune capoluogo, che verso il nostro centro cittadino, in vista anche del suo sviluppo con ulteriori sedi universitarie (Facoltà di Agraria in primis) e il trasferimento del Liceo Agnoletti che contribuirà a rendere l’area ancora più frequentata dai nostri giovani, i quali dovranno poter usufruire di una maggiore agilità e velocità negli spostamenti, oltre ad un incremento dei servizi e delle funzioni presenti nell’area, anche legate allo svago e alla socializzazione.

Per quanto riguarda il completamento della Mezzana-Perfetti-Ricasoli dovrà essere riattivato il tavolo di progettazione con la Regione e ci assicureremo che, sia nelle modalità che nel percorso, non rappresenti un’ulteriore frattura urbanistica tra il Polo Scientifico e l’area sud con il resto della città.

In attesa dell’arrivo della tranvia anche il centro cittadino dovrà trovare flessibilità maggiori per adeguarsi ad una città post pandemia che vuole ripartire e ammodernarsi velocemente e per le aree, definite oggi storiche, dovranno essere individuati gli strumenti per favorire le possibili trasformazioni con l’obiettivo di vivere e lavorarci al meglio.

In effetti riteniamo che il centro cittadino abbia bisogno di un piano ad hoc di rilancio: oltre al recupero dei contenitori culturali e sociali del Palazzo Pretorio e della Lucciola, che dovranno essere complementari e realizzare così un polo culturale e sociale di attrattività metropolitana, servirà inoltre un piano di intervento e sostegno per difendere e rafforzare il tessuto economico e commerciale presente.

Nella speranza di poterci riappropriare al più presto dell’area della Caserma Donati, crediamo che quell’importante parte di Quinto Basso possa rappresentare la ricucitura di una parte di quartiere fortemente urbanizzata con il sistema del parco cittadino degli Etruschi, dando risposta alla domanda di alloggi, anche a condizioni calmierate rispetto al mercato e con previsioni di funzioni che ben possano inserirsi in quel contesto. La pianificazione del futuro dell’ex Caserma dovrà realizzarsi con un percorso partecipativo e di coinvolgimento della cittadinanza.

Una riflessione merita l’altro polmone verde della nostra città che è rappresentato dalla collina e che, in conseguenza della minore manutenzione e al cambiamento climatico, vede sempre maggiori rischi di smottamento e di frane. Sarà importante creare le condizioni affinché le attività per le quali è vocata possano trovare economie, sia in campo agricolo che turistico, tali da contribuire anche al miglioramento della manutenzione. 

Nell’ottica di favorire al massimo la transizione ecologica del nostro territorio è nostra intenzione dotare il Comune di strumenti in grado di misurare, il più accuratamente possibile, l’impronta ambientale della città, individuando obiettivi sfidanti per la sua riduzione.

Centrale sarà la progettazione di interventi di vera e propria forestazione urbana e di grande impatto per la città, nonché un nuovo e migliore approccio alla gestione del verde urbano, anche attraverso un processo di reinternalizzazione di alcuni servizi, ormai da anni affidati all’esterno, ad esempio dotando nuovamente la pianta organica del personale di un nucleo di operai del verde specializzati.

Anche se non ricompreso nel raggio di intervento del POC, vogliamo porre particolare attenzione alla fase attuativa del secondo progetto unitario derivante dalla Variante Ginori, mentre il primo P.U. è già stato approvato. Il progetto, che sarà valutato dalla prossima Giunta, dovrà svilupparsi in stretta relazione con il Museo Ginori e focalizzarsi sullo sviluppo e l’espansione del Museo, elemento ordinatore dell’area, e sull’identità culturale che quel quadrante della città dovrà avere, operando una ricucitura urbanistica del quartiere del Neto con il centro cittadino

L’area Ginori dovrà svilupparsi in un’ottica di grande attrazione culturale di rilievo  nazionale, rafforzando il sodalizio inscindibile tra fabbrica e Museo culturalmente e urbanisticamente, in modo da consolidare lo sviluppo economico-produttivo della fabbrica e incentivare nuove e importanti forme di turismo culturale.  Formando un polo culturale nazionale che veda la porcellana al centro della valorizzazione del territorio tramite convegni, esposizioni, incontri e formazione, con il massimo del coinvolgimento della città. Intendiamo inoltre porre grande attenzione ai progetti di riutilizzo degli spazi commerciali dell’attuale supermercato del Neto, per favorire servizi e socialità nel quartiere.

Nel campo della mobilità gli anni del prossimo mandato amministrativo saranno caratterizzati da molte importanti sfide. Si tratta senza dubbio di un tema cruciale per la qualità della vita di una città, per questo ci proponiamo di lavorare al raggiungimento di standard europei e di integrazione intermodale con tutta l’area urbana in cui Sesto si inserisce. Solo permettendo gli spostamenti abituali con i mezzi pubblici, in tempi brevi e competitivi rispetto ai mezzi privati e promuovendo lo sviluppo di una mobilità alternativa potremo dare risposte concrete anche all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico.

L’estensione della linea tranviaria T2 interesserà fortemente il nostro territorio, collegando l’area del Polo Scientifico, proseguendo verso il centro della città e attestandosi con il capolinea in Piazza Spartaco Lavagnini.

Lungo il percorso è fondamentale l’incontro tra tranvia e treno con una fermata in una stazione ferroviaria (Castello o Zambra).

Lavoreremo proseguendo con celerità nelle fasi progettuali di concerto con la Cabina di regia e interloquendo con Regione e Comune di Firenze per migliorare ulteriormente il percorso e definire costi di gestione sostenibili per il nostro Ente.

Siamo infine fortemente interessati allo sviluppo di una linea tranviaria che possa attraversare l’area dell’Osmannoro con la sua grande mole di lavoratori, innescando così un elemento di forte riqualificazione di quell’importante area produttiva e commerciale.

La linea ferroviaria che attraversa la città offre grandi opportunità di sviluppo e crescita: ci impegneremo per potenziare il trasporto, con particolare attenzione alle stazioni “minori” presenti sul tracciato (per le quali chiederemo impegni a RFI per la loro riqualificazione al pari della Stazione centrale) e all’interscambio con altri mezzi. Inoltre le stazioni minori dovranno essere ben collegate con percorsi verso la città e il Polo Scientifico.

Al fine di favorire e incentivare il trasporto pubblico continueremo a richiedere l’attivazione di abbonamenti e biglietti unici per l’area metropolitana, che possano consentire con un unico titolo di viaggio di utilizzare mezzi di trasporti diversi, partendo dalla positiva seppur parziale sperimentazione dell’”Unico Metropolitano”.

Il trasporto su gomma dovrà essere interessato da una riorganizzazione delle linee “minori”, per venire incontro a nuove e mutate esigenze di trasporto cittadino, con l’obiettivo di allargare la copertura del servizio anche a zone ad oggi scoperte.

La mobilità ciclabile, potenziata nel recente passato con la realizzazione dell’anello ciclabile “Alfredo Martini” e delle piste della Piana, dovrà crescere ancora di più, raggiungendo quartieri attualmente non serviti come Quinto e realizzando nuove direttrici in grado di collegare i vari centri di interesse, oltre all’innovativa autostrada ciclabile che unirà, passando sul nostro territorio, Prato e Firenze.

Presteremo infine la massima attenzione agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche presenti in città e ogni nuovo intervento sarà pensato per favorire la mobilità di tutti, agendo in maniera più incisiva anche negli strumenti e nei regolamenti comunali.

LA CITTÀ PER TUTTE E TUTTI

Le politiche della coesione e della solidarietà rappresentano da sempre l’elemento distintivo del buongoverno della nostra città: grazie a investimenti economici ingenti, mantenuti anche nei momenti di maggior difficoltà per i bilanci comunali, ma anche a una capacità di progettazione innovativa e radicata sul territorio, Sesto Fiorentino può contare su una forte rete sociale, che fa senz’altro la differenza nei momenti di difficoltà come quello che il mondo intero sta attraversando.

I prossimi anni ci richiederanno con ancora più decisione un grande investimento di risorse e idee nelle politiche sociali: dovremo affrontare le ricadute nel medio periodo della pandemia, che ha colpito particolarmente le fasce più deboli della popolazione e ha generato nuove fragilità. Si pensi alla perdita di reddito dovuta alla crisi economica, ma anche agli effetti della lunga assenza di momenti di crescita, socialità e aggregazione sulle categorie più esposte.

Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata ai giovani e giovanissimi: già adesso riscontriamo un’accentuazione di fenomeni di disagio sociale e psicofisico, insieme ad un acuirsi della conflittualità nelle famiglie. Per scongiurare che tali problemi divengano strutturali per un’intera generazione, dovremo mettere in campo forme di supporto attraverso una collaborazione con le scuole e con il mondo associativo e incoraggiando forme di protagonismo delle ragazze e dei ragazzi alla vita della comunità. In generale troppo spesso le politiche di governo delle città sono pensate per rispondere prioritariamente ai bisogni dei cittadini adulti, dimenticando che i giovani rappresentano il futuro e che hanno tutto il diritto di avere voce in capitolo per esprimere il proprio punto di vista e i propri interessi. A tal fine ci impegniamo a rafforzare gli strumenti che possano favorire una reale partecipazione dei giovani alla vita della nostra comunità.

Il centro per le famiglie “Il Melograno”esperienza ormai consolidata e unica nella zona, potrà, ancora di più in futuro, costituire un punto di riferimento importante per la nostra progettualità rivolta a giovani e famiglie. Vogliamo infatti una città sempre più a misura di bambino, nella quale bisogni e aspettative dei nostri più piccoli cittadini possano trovare strumenti e percorsi per la loro realizzazione.

Proprio l’emergenza Covid ci ha mostrato l’importanza dell’integrazione fra politiche sociali e sanitarie, da sviluppare sul territorio per prendere in carico il cittadino a 360 gradi: rafforzare la Società della Salute (importante sarà fare una verifica su questo strumento e sul suo funzionamento, mirando al potenziamento delle politiche di integrazione socio-sanitaria sul territorio dopo questo drammatico anno di pandemia), portare a compimento gli investimenti della Asl sulle strutture (nuovo polo sanitario, ristrutturazione del Presidio Sanitario “Scatola Nera”), programmare i servizi in maniera innovativa, potenziando la partecipazione dei cittadini e del Terzo Settore e avvalendosi delle risorse del territorio.

In questa direzione si potrà sviluppare una progettualità specifica e innovativa sul tema della salute mentale, che ponga attenzione all’importanza delle cure volte a rispondere ai fenomeni di disagio e disturbo psichico e psicofisico, ma anche alla promozione dell’autonomia e dell’integrazione in ambito lavorativo, sociale e abitativo, a partire da quanto già presente sul territorio sia come progetti istituzionali che nella vitalità del tessuto associativo.

Altro elemento fondamentale per l’implementazione della rete territoriale dei servizi socio-sanitari sono le Farmacie comunali, che dovranno continuare a rafforzarsi e ad avere un ruolo strategico in città, anche in un rinnovato rapporto con la medicina di base, in particolare nella risposta ai nuovi bisogni legati alla cronicità, agli stili di vita e all’invecchiamento della popolazione.

Auspichiamo anche che si arrivi finalmente alla vendita dell’ex ospedale Luzzi, per ricavare risorse necessarie da mettere a disposizione dei bisogni dei cittadini e per mettere fine ad un esempio ben poco edificante di degrado del patrimonio pubblico.

In campo sociale sono molti gli ambiti di intervento del Comune, che necessitano però di continua attenzione. Anziani, bambini, giovani, disabili, stranieri… se supportati con progetti e politiche serie e moderne possono essere parte viva e attiva di una comunità bella e coesa, anziché un “problema da risolvere”.

Vogliamo che il nostro Comune continui a prestare attenzione alla fascia anziana della popolazione, offrendo occasioni di socializzazione, attività fisica e culturale, combattendo la solitudine e contribuendo così anche a mantenere una qualità della vita adeguata, ritardando o evitando l’insorgere di patologie invalidanti.

Da questo punto di vista il vasto tessuto associativo del nostro territorio svolge un ruolo importantissimo: pensiamo a titolo di esempio alle attività svolte presso la casa vacanze “Le Gorette” a Cecina, al progetto degli orti sociali o alle tante iniziative nel campo della socialità promosse da numerose realtà.

Una comunità solida, che si sa mettere in gioco nei momenti di difficoltà, si costruisce anche condividendo valori. Proprio per questo vogliamo continuare a stimolare e promuovere momenti di riflessione e aggregazione intorno ai temi della solidarietà, della pace, delle pari opportunità, dell’antifascismo, della lotta ad ogni tipo di discriminazione, del riconoscimento pieno delle nuove genitorialità. Si tratta di un modo bello e importante per tenerli vivi ma anche per promuoverli e per favorire il lavoro di rete delle tante preziose esperienze che rendono Sesto una città aperta e coesa.

Un tema troppo spesso sottaciuto o sottovalutato riguarda la violenza nei confronti delle donne: è necessario che la prossima amministrazione prosegua nel prestarvici attenzione, anche attraverso intese e collaborazioni con associazioni che operano in quel campo e campagne di denuncia e sensibilizzazione culturale.

Una nota necessaria anche in merito ai tanti circoli presenti sul nostro territorio. Questi spesso rappresentano luoghi di grande importanza per il presidio sociale, offrendo spazi di aggregazione e di socialità, anche per le attività di numerose associazioni. Svolgono in sostanza anche un ruolo sociale molto importante che però ha sofferto e sta soffrendo gli effetti della pandemia e delle lunghe chiusure. Riteniamo quindi che il Comune debba essere a fianco di queste strutture, favorendo laddove possibile le loro attività e la loro permanenza sul territorio.

Un forte impegno dovrà essere dedicato al tema della casaprevenire la morosità, rischio concreto in un periodo di crisi economica, attraverso forme di sostegno come il contributo affitti, rendere più veloce l’accesso agli alloggi ERP investendo sulle ristrutturazioni dell’ingente patrimonio disponibile (anche sfruttando i bonus statali ed eventuali bandi), sulle mobilità e sulla creazione di nuovi alloggi all’interno di volumi già esistenti. Inoltre, sarà necessario incoraggiare sul territorio progettualità innovative che rispondano alle esigenze socio-abitative di categorie maggiormente fragili come le giovani coppie o gli anziani favorendo e facendosi parte attiva per aumentare le opportunità di alloggi a canone concordato, anche grazie a strumenti come l’Agenzia sociale per la casa e l’utilizzo della leva fiscale comunale.

Il fenomeno dell’immigrazione interessa il nostro territorio oramai da molti anni, decine sono le nazionalità dei cittadini residenti nel nostro Comune e le scuole sono frequentate ogni giorno da tantissimi ragazzi figli di genitori originari di altri paesi. Nel prossimo mandato vogliamo proseguire con politiche che assicurino il pieno riconoscimento dei diritti e dei doveri dei cittadini immigrati, operando in numerosi campi, dai servizi di sostegno giuridico e amministrativo per le pratiche utili alla permanenza sul territorio, alla collaborazione con il Centro d’Ascolto, alla grande attenzione all’ambito scolastico, quale luogo straordinario per favorire l’interazione culturale dei bambini stranieri e delle loro famiglie. Più in generale sosterremo ogni iniziativa tesa a riconoscere il diritto alla cittadinanza di ogni bambino nato in Italia, a prescindere dalla cittadinanza dei genitori e il diritto di voto alle elezioni amministrative per i cittadini stranieri residenti.

Vogliamo allo stesso tempo non smettere di riflettere su quel che accade intorno a noi: l’esperienza di “Sesto Mondo” dovrà continuare ad essere un’occasione preziosa per approfondire, conoscere, incontrare culture diverse.

Continuerà l’impegno della nostra città per il popolo Saharawi, al quale ci lega un’amicizia lunghissima ed intensa, e per la sua giusta lotta per l’autodeterminazione che proseguiremo a sostenere con forza.

Sesto è da sempre “città dello sport”, lo dimostrano il nostro numero di impianti sportivi, il numero delle società e associazioni sportive presenti e, soprattutto, il numero di cittadine e cittadini di tutte le età che svolgono attività motoria e sportiva sul territorio.

La pandemia ha di fatto interrotto per molto tempo tante attività, mettendo in difficoltà non soltanto gli utenti in termini di salute e prestazioni sportive, ma soprattutto chi gestisce gli impianti e deve fronteggiare problemi di natura economica ed organizzativa mai visti prima. Per questo il nostro primo pensiero deve essere rivolto a loro e dovremo continuare a sostenerli al massimo delle nostre possibilità, perché da lì passa la quasi totalità dell’offerta di sport della nostra città.

Avremo quindi una particolare attenzione per le conseguenze che il Covid ha generato e continuerà a generare sulle realtà sportive del territorio e su chi pratica sport nella nostra città grazie al lavoro quotidiano delle tante società sportive sestesi.

Sarà necessario continuare a realizzare, con sempre maggiore attenzione, investimenti indirizzati verso un ammodernamento e un miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture esistenti, per rendere la gestione e la manutenzione degli impianti maggiormente sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico.

Riteniamo che l’attenzione per questa parte di patrimonio pubblico e per chi lo gestisce dovrà continuare ad essere alta ed in particolar modo chi organizza l’attività sportiva sarà il primo interlocutore per pensare e progettare lo sport dei prossimi anni in città.

Nonostante la vasta dotazione di impianti che la nostra città può storicamente vantare, è nostra intenzione valutare ogni occasione che possa farla crescere, per poter garantire una sempre maggiore offerta sportiva, sia in termini di qualità che di quantità. In tal senso riteniamo necessario definire un accordo di collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e il CUS per completare finalmente gli impianti del Polo Scientifico non ancora conclusi e per renderli tutti maggiormente fruibili da parte della città attraverso appositi accordi.

Nuovi modi di fare sport e attività motoria all’aperto, in collina o nei parchi cittadini, prendono campo anche nella nostra città, dovremo essere in grado di agevolarli e farli crescere nel rispetto delle regole e dell’ambiente affinché tutti possano trovare il loro spazio di sport.

LA CITTÀ CHE RESPIRA

Per i prossimi cinque anni vogliamo porci obiettivi molto sfidanti in campo ambientale, per svolgere a pieno la nostra parte nella sfida globale al cambiamento climatico e per la riduzione dell’impronta ecologica del nostro stile di vita collettivo.

Si tratta di un obiettivo da declinare in ogni ambito del governo della nostra città e che dovrà basarsi su una profonda trasversalità: ogni decisione amministrativa in campo economico, urbanistico, sociale, della mobilità vogliamo che sia valutata anche dal punto di vista ambientale, prevedendone l’impatto e le eventuali opere di mitigazione e compensazione.

In particolare, vogliamo contribuire a realizzare gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea relativamente alle emissioni di gas serra e al consumo di suolo e valuteremo l’adesione al programma “Green City Accord” promosso dalla Commissione Europea.

A tal fine vogliamo realizzare un sistema di monitoraggio e contabilizzazione delle attuali emissioni e assorbimenti di CO2 e gas clima alteranti sull’intero nostro territorio.

È quindi necessario partire dalla situazione attuale e lavorare per realizzare politiche che portino ad un miglioramento del 30% del bilancio tra emissioni ed assorbimenti da parte della vegetazione e del suolo nell’arco del mandato amministrativo.

Analogamente, vogliamo aumentare il riutilizzo dei suoli urbani per lo sviluppo dei nuovi insediamenti ed infrastrutture, anziché occupare terreni non cementificati: ovunque possibile vogliamo ripristinare la funzionalità ecologica dei suoli impermeabilizzati, in modo da invertire l’attuale bilancio tra suolo consumato e suolo ecologicamente vivo.

Inoltre riteniamo necessario avere un quadro ancora più chiaro dello stato di salute del nostro ambiente, anche dal punto di vista della presenza di inquinanti. Attraverso nuove tecnologie e la collaborazione con Enti portatori di specifiche competenze (Arpat, Università, CNR e altri) vogliamo promuovere iniziative di misurazione della qualità dell’aria e delle acque dei nostri torrenti e valutare anche in tali settori gli effetti delle politiche di governo del territorio.

La totalità dei dati e delle misurazioni ottenute saranno pubblicate sul sito istituzionale dell’Ente, in una speciale sezione che diventi una sorta di “portale della sostenibilità” e che riporti, oltre a tali informazioni, anche tutte le iniziative in campo ambientale e per la sostenibilità che realizzeremo.

Accanto a questo vogliamo migliorare la comunicazione e l’interazione con la città in materia ambientale, anche specializzando gli sportelli attualmente esistenti (ad es. SUAP e URP) per fornire ancora di più un valido supporto al cittadino e alle imprese per tutte le questioni legate agli aspetti ecologico ambientali, dalla gestione dei rifiuti, i progetti del verde, i contributi al risparmio energetico.

Il Comune sarà inoltre promotore di un “patto sestese per l’economia circolare”, un accordo virtuoso tra istituzioni, imprese, sindacati, associazioni e cittadini che si ponga l’obiettivo di favorire politiche ambientalmente sostenibili, incentivandole, promuovendole e diffondendo la cultura della sostenibilità in tutta la nostra comunità. Inoltre, l’aspetto dell’educazione ambientale e dell’informazione ambientale dovrà assumere un ruolo centrale e toccare tutte le fasce della popolazione.

Non ci sfugge l’importanza delle risorse europee che a tal fine saranno disponibili grazie al programma “Green New Deal”, anche se non così cospicue come ci saremmo aspettati in un momento di svolta epocale come quello attuale e ci impegneremo per intercettare ogni occasione di investimento e progettazione utile a far crescere il nostro territorio con la dovuta attenzione all’ambiente.

Un capitolo di grande attenzione e interesse è rappresentato senza dubbio dalle politiche di gestione dei rifiuti. In tale campo intendiamo proseguire e rafforzare il percorso tracciato dagli impegni già assunti dal Comune, tesi alla massima riduzione della produzione di rifiuti tramite un processo virtuoso che tenga conto di tutti gli impatti lungo il ciclo di vita, avvalendosi di strumenti quali il Centro del Riuso, l’Osservatorio sulla gestione dei rifiuti che coinvolga associazioni del territorio, misure di facilitazione al compostaggio per gli agricoltori e la ricerca costante di soluzioni tecnologiche volte a rendere sempre più efficiente e sostenibile la raccolta sul nostro territorio.

La trasformazione del sistema di raccolta con il passaggio al porta a porta e altre scelte già realizzate ci consegnano una base di partenza positiva (85% di raccolta differenziata e produzione di rifiuti solidi urbani costantemente in calo) su cui innovare e migliorare. Innanzitutto con l’introduzione di forme di tariffazione puntuale, che consentano di modulare la Tari favorendo chi produce meno e differenzia di più e meglio e disincentivando comportamenti opposti.

Vogliamo inoltre rafforzare le iniziative di sostegno alle politiche virtuose in tale campo, attraverso la diffusione di eco tappe, il potenziamento della stazione ecologica e la realizzazione di un centro del riuso, l’implementazione di un sistema di tracciamento dei rifiuti in accordo col gestore che aiuti a rendere trasparente il “viaggio” dei nostri rifiuti, la promozione di campagne di informazione e di sensibilizzazione.

Confermiamo la nostra contrarietà alla realizzazione dell’impianto di incenerimento di Case Passerini mentre spingeremo in ogni sede per la realizzazione di investimenti in nuova e moderna impiantistica di gestione dei rifiuti basati sull’economia circolare, a partire dalla necessaria riqualificazione dell’impianto di selezione e compostaggio presente sul nostro territorio.

Infine lavoreremo per rendere Sesto Fiorentino una città “plastic-free”, incentivando soluzioni che aiutino gli esercizi commerciali ad eliminare la plastica mono-uso riducendo i prodotti con contenitori usa e getta a favore di imballaggi riutilizzabili e prodotti alla spina.

Sesto Fiorentino può contare su alcuni “polmoni verdi” molto importanti: Monte Morello, la zona agricola pedecollinare, i parchi urbani e i terreni agricoli e forestali della Piana, in cui si innesta il futuro Parco della Piana.

Il nostro Monte dovrà essere salvaguardato in futuro così come fatto in maniera lungimirante nel passato, potenziando le iniziative e le attività di conoscenza e valorizzazione, anche grazie alle tante associazioni che gravitano intorno ad esso, sia in campo ambientale, naturalistico, sportivo o della promozione di un turismo eco sostenibile. Sempre a tal fine valuteremo la creazione di un biodistretto che caratterizzi la produzione agricola biologica del territorio e metta in rete gli operatori.

Gli interventi di forestazione realizzati in passato ci hanno lasciato un grande patrimonio forestale che va comunque gestito per migliorarne i servizi ecosistemici. Soprattutto i terreni agricoli dovranno essere oggetto di azioni per il miglioramento della loro funzionalità ecologica, in particolare per quanto riguarda la regolazione dei deflussi idrici, la tutela della biodiversità e gli assorbimenti di gas serra.

L’area del Parco della Piana dovrà essere oggetto di grande attenzione e politiche di salvaguardia per scongiurare le ipotesi di progetti di nuove piste aeroportuali e dovrà con il prossimo POC definire le attività da promuovere in campo agricolo, naturalistico e sportivo e, in collaborazione con la Regione, rilanciare gli impegni per la nascita del “Parco agricolo della Piana”.

Accanto ai nostri parchi Sesto è da sempre caratterizzata dalla presenza di numerose aree verdi di grande qualità che svolgono importanti funzioni naturalistiche e ambientali, per la socialità, il gioco e lo sport. Anche in futuro dovrà continuare ad essere così e ci impegniamo ad incrementare le occasioni e le iniziative di valorizzazione e fruizione di tali spazi pubblici.

Siamo consapevoli che gestire il verde pubblico in maniera ecologica significa operare su una realtà viva e dinamica, vogliamo quindi innovare con decisione rispetto al passato, partendo dalla redazione di un nuovo piano del verde moderno e con obiettivi sfidanti che riguardino tutto il territorio comunale in una visione complessiva. Il patrimonio verde della città dovrà sempre più essere considerato non come “arredo urbano” ma come parte essenziale del nostro modo di vivere e organizzare la città, una vera e propria politica attiva per la salute dei cittadini.

Accanto a questo vogliamo introdurre novità anche nella gestione operativa della cura del verde. Le stagioni delle esternalizzazioni dei servizi hanno in molti casi ridotto fortemente le capacità di intervento diretto e le competenze specifiche presenti all’interno degli enti pubblici in vari campi.

Anche per questo vogliamo nel prossimo mandato amministrativo dotare nuovamente il nostro Comune di un nucleo di tecnici e giardinieri del verde, che ci consenta una modalità di monitoraggio e intervento più diretta e un generale miglioramento della qualità nella gestione di questo servizio.

È assolutamente prioritario partire da un inventario di tutte le risorse ambientali a disposizione, darsi chiari obiettivi temporali di breve, medio e lungo termine ed infine esplicitare i mezzi per ottenere i risultati voluti. Una serie di interventi anche piccoli, ma collocati in un piano ampio ed organico, con obiettivi chiari e tempi stabiliti, possono realizzare un progetto ambizioso con al centro una città che sia davvero un ecosistema efficiente e circolare.

Anche a tal fine i prossimi anni saranno caratterizzati dall’avvio di un importante e moderno piano di forestazione urbana che, partendo dall’analisi e misurazione della situazione attuale e dei bisogni specifici delle varie aree della città, ci consenta di individuare gli aspetti quantitativi e qualitativi di tale intervento per rispondere alle necessità di mitigazione e riduzione dell’inquinamento urbano.

La sostenibilità ambientale, la promozione delle energie rinnovabili e la forte riduzione dei consumi energetici dovranno guidare tutti gli interventi di riqualificazione del patrimonio pubblico (edifici istituzionali, scuole, impianti sportivi, patrimonio abitativo pubblico) mirando alla ricerca dell’autosufficienza energetica. Inoltre ci impegneremo a contribuire allo sviluppo di un progetto di comunità energetica che possa essere un modello replicabile e per favorire l’obiettivo di incrementare la potenza fotovoltaica installata sul territorio di almeno 10 MW, facilitando gli impianti di piccola e media taglia in particolare sulle superfici di copertura dei capannoni industriali insieme alla rimozione totale dell’amianto laddove ancora presente.

Vogliamo infine che il nostro Comune abbia sempre di più un ruolo di primo piano nel diffondere la cultura della sostenibilità ambientale anche nelle attività oggetto delle varie società partecipate pubbliche: gestione dei rifiuti, mense scolastiche, gestione dell’energia e del servizio idrico integrato.

Una menzione finale a parte proprio per la gestione del servizio idrico: in questo campo continueremo a richiedere investimenti di qualità per il nostro territorio che mettano in maggiore sicurezza questo servizio fondamentale alla vita e che riducano gli sprechi e i malfunzionamenti.

Ci batteremo in ogni sede decisionale, amministrativa e politica, affinché la gestione del servizio idrico integrato resti in mani totalmente pubbliche, condividendo lo spirito della vittoria referendaria del 2011.

Inoltre intendiamo sottolineare come l’aspetto della mobilità pubblica ed ambientalmente sostenibile sia centrale per l’abbattimento dell’inquinamento urbano prodotto dall’uso dei mezzi privati a motore. Il nostro territorio deve essere capace di potenziare una mobilità sempre più integrata tra treno, tranvia, bus, bicicletta in grado di costruire un’alternativa valida e più efficace rispetto all’uso del mezzo di trasporto privato.

Negli ultimi anni gli animali d’affezione sono diventati sempre più membri a tutti gli effetti delle nostre famiglieAl loro benessere, così come la tutela della fauna presente sul nostro territorio, dovrà essere dedicata sempre maggiore attenzione in collaborazione con le associazioni e le realtà impegnate in questo ambito.

LA CITTÀ CHE CRESCE

Nell’affrontare il tema delle politiche economiche per il nostro territorio il primo pensiero non può non andare al difficile momento che stanno vivendo molti lavoratori e molte realtà economiche alle prese con gli effetti della terribile emergenza sanitaria ancora in corso.

La speranza ovviamente è che i prossimi mesi ci consentano un’uscita dalla fase emergenziale ed un ritorno ad una nuova “normalità”, anche se è ancora oggettivamente difficile prevedere quanto gli effetti della crisi e i cambiamenti nel nostro stile di vita e abitudini si ripercuoteranno anche nel futuro prossimo in cambiamenti nel nostro tessuto economico.

A prescindere da questo, intendiamo garantire il massimo impegno e l’utilizzo di tutte le risorse a disposizione del Comune per la salvaguardia dell’occupazione e della sopravvivenza di molte aziende, soprattutto di piccole dimensioni e alle prese con una crisi tanto improvvisa quanto violenta.

Prima della crisi sanitaria tutti gli indicatori economici confermavano elementi di vivacità del nostro tessuto economico, in particolare per quanto riguarda la nostra storica vocazione ad accogliere aziende ed investimenti nel campo della manifattura di qualità e nei settori ad alta innovazione di prodotto o di processo.

Basti citare progetti importanti come l’ampliamento della Eli Lilly o l’arrivo di Menarini nell’area dell’ex Longinotti, oltre ad altre realtà aziendali in forte crescita. Nel continuare a sostenere tali importanti progetti è nostra intenzione lavorare con le leve a disposizione dell’amministrazione comunale, a partire dal prossimo POC, per favorire nuovi investimenti e sostenere la crescita di realtà produttive capaci di creare nuovo lavoro di qualità e per favorire processi di “trasferimento di conoscenze e competenze”, anche grazie al rapporto da rilanciare e rafforzare con enti di eccellenza in tale campo e presenti sul territorio (Università, CNR, Incubatore di Imprese).

Anche in campo urbanistico il prossimo POC dovrà avere un ruolo importante nel sostegno e nella promozione di processi di riqualificazione delle nostre storiche aree industriali e artigianali, a partire dall’Osmannoro, per renderle più moderne e attrattive.

L’impegno per il diritto ad un lavoro di qualità e sicuro dovrà manifestarsi anche attraverso il sostegno a tutte le iniziative di prevenzione e controllo sulla sicurezza sul lavoro in collaborazione con gli enti preposti, oltre ad un ruolo attivo in collaborazione con le forze sindacali per arginare fenomeni di sfruttamento del lavoro che purtroppo si affacciano anche sul nostro territorio e che troveranno le Istituzioni locali, a partire dal Comune, sempre schierate a fianco della legalità e del rispetto dei diritti.

Il Comune, con le risorse del proprio bilancio e con le risorse attivabili con bandi ed opportunità regionali, nazionali o europee, rappresenta uno dei principali attori economici della nostra area. Anche per questo assume una grande importanza l’attenzione che vogliamo garantire nel confermare e migliorare gli alti livelli di investimento e progetti di qualità, capaci di far crescere con infrastrutture e lavori pubblici il nostro territorio.

A tal fine risulta molto importante lavorare sulla qualità delle gare d’appalto per lavori e servizi, in grado di garantire procedimenti veloci e rispetto delle normative e dei diritti del lavoro.

È nostra intenzione, in tale campo, continuare a lavorare con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per aggiornare e migliorare i protocolli d’intesa che orientano il lavoro dell’Ente, così come con la Prefettura per quanto riguarda gli strumenti di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata.

Anche nelle società partecipate del Comune l’attenzione al lavoro di qualità e a forme non precarie di occupazione sarà un obiettivo da perseguire e rafforzare, prendendo ad esempio il percorso virtuoso avviato in Qualità e Servizi, che nel suo nuovo corso ha rimesso al centro delle strategie lavoratori e lavoratrici, anche se in tale azienda sarà necessario impegnarsi ancora per favorire una maggiore continuità di reddito durante i periodi di sospensione del servizio e la possibilità di ampliamento delle attività al fine di estendere parte degli orari di servizio.

La macchina comunale è una realtà molto complessa che deve essere messa in grado di ben funzionare, anche attraverso il proseguo di corrette e proficue relazioni sindacali e con politiche di gestione delle risorse umane orientate da un lato allo sviluppo delle competenze professionali e dall’altro all’utilizzo dei margini derivanti dai minori vincoli normativi per incrementare la dotazione organica.

Nell’ambito della gestione dei servizi pubblici locali il nostro Comune avrà un ruolo importante nel nascente dibattitto sulla multiutility e sulla riorganizzazione delle aziende partecipate che attualmente operano nel settore idrico, dei rifiuti e dell’energia.

In tale processo la nostra Amministrazione Comunale dovrà portare una voce in grado di orientare le scelte garantendo investimenti ingenti e di qualità, qualità del lavoro, un’organizzazione in grado di rapportarsi con facilità e vicinanza al territorio e che non sia vincolata alla legge del mercato e della libera concorrenza e controllo totalmente pubblico del capitale sociale.

In campo fiscale il nostro Comune può vantare ancora oggi un livello di tassazione tra i più bassi di tutta l’area metropolitana fiorentina. Si tratta di un risultato che vogliamo continuare a perseguire in futuro, ben consapevoli dell’importanza di un sistema fiscale giusto, equo, che garantisca lotta all’evasione fiscale e la giusta redistribuzione di ricchezza all’interno della nostra comunità, in particolare in un momento caratterizzato dalla forte perdita di reddito delle fasce più deboli della cittadinanza.

La gradualità delle tariffe in base all’ISEE dovrà essere mantenuta e, laddove possibile, rafforzata, poiché garantisce alle fasce più deboli la possibilità di avvalersi dei servizi in modo adeguato alle necessità di ogni singolo nucleo familiare, dovranno perciò essere rafforzati anche tutti quegli strumenti che permettano di verificare la reale situazione economica delle famiglie al fine di garantire le fasce più bisognose di sostegno.

Presteremo infine molta attenzione agli interventi di recupero dei crediti che il Comune vanta nei confronti dei contribuenti e degli utenti, talvolta morosi, anche come elemento di rispetto nei confronti della stragrande maggioranza dei cittadini che pagano regolarmente tasse, imposte e tariffe.

Il Comune, in relazione con le parti sociali e con i centri per l’impiego, dovrà essere elemento di stimolo per innescare percorsi formativi e di riqualificazione professionale innovativi, quanto mai necessari nel contesto economico attuale, anche grazie alle risorse del PNRR, in un ambito che purtroppo sconta storicamente una grave carenza di attenzione ed intervento pubblico.

Oltre a questo, la crisi economica rischia di penalizzare in particolare alcune categorie fragili, come i disabili o le persone con problemi di salute mentale, per i quali sarà più difficile non solo entrare autonomamente sul mercato del lavoro, ma anche attivare quei meccanismi previsti dalla normativa per facilitarne l’impiego. Dovremo sostenere quindi percorsi virtuosi che, in un dialogo costante fra il tessuto produttivo del nostro territorio, il privato sociale e le istituzioni, favoriscano proprio attraverso il lavoro l’autonomia e l’integrazione.

Inoltre, le politiche per sostenere il commercio: strumento necessario alla valorizzazione del territorio e motore non solo economico ma anche culturale e relazionale per la cittàCi impegneremo senza sosta per garantire un centro cittadino attrattivo, vivo e animato da iniziative promozionali e culturali, da progettare insieme agli operatori e alle loro associazioni e un vero e proprio programma di riqualificazione e rilancio delle aree centrali. Il metodo di lavoro della concertazione rappresenterà la cifra del nostro agire, sia con le associazioni di categoria che con la positiva esperienza del Centro Commerciale Naturale.

Ma il commercio non è solo in centro, è anche nei numerosi centri dislocati nelle altre aree del territorio (Colonnata, Quinto Basso, Camporella, e altre) da sostenere e far vivere con iniziative di varia natura, anche sostenendo e valutando l’ulteriore ampliamento dell’esperienza dei mercati rionali.

Inoltre, la valorizzazione delle produzioni tipiche della nostra agricoltura, quali soprattutto l’olio, dovrà avere un ruolo più marcato in futuro, anche attraverso le attività turistiche ed agrituristiche di qualità. La promozione di tali produzioni, anche in collaborazione con i Comuni limitrofi, rappresenta un progetto sul quale concentrarsi affinché i produttori stessi possano entrare in circuiti di qualità più vasti.

Sarà necessario continuare nel percorso intrapreso per quanto riguarda il turismo, cercando anche di intercettare i cambiamenti e le nuove esigenze emerse nell’ultimo periodo. Dovremo promuovere di concerto con i Comuni del nostro ambito i percorsi naturalistici che offrono la nostra collina, Monte Morello e la Piana, oltre ai cammini storici e della memoria, inserendo anche le nostre piste ciclabili in itinerari che si connettano con le principali direttrici toscane.

Infine in tema di sicurezza urbana vogliamo continuare a lavorare per garantire una forte collaborazione con le forze dell’ordine presenti sul nostro territorio anche al fine di promuovere forme di coordinamento e sostegno nel rispetto dei ruoli di ogni Istituzione. Riteniamo che il tema della sicurezza sia connesso anche alla coesione di una comunità e alla vivibilità degli spazi pubblici: una città viene percepita e diventa più sicura se le sue strade, piazze, parchi sono vissuti ed animati: una sfida che vogliamo raccogliere per migliorare la qualità della vita di Sesto.

Lavorare per la sicurezza significa anche curare con attenzione la nostra protezione civile: una rete importantissima di competenze e professionalità che deve essere sostenuta, per consentire a Sesto di essere in grado di far fronte a vari tipi di emergenze.

IN CONCLUSIONE

In queste pagine abbiamo provato a raccontare le nostre idee per disegnare la Sesto Fiorentino di domani, una serie di proposte di governo concrete per affrontare nel modo migliore le tante sfide che avremo davanti nel prossimo mandato e contribuire a migliorare la qualità della vita della nostra comunità.

È un programma ambizioso che potremo realizzare soltanto con l’apporto continuo di idee, con il confronto e la discussione da parte di tutta la città. Un programma “vivo” che vogliamo sia in grado di dialogare con associazioni, sindacati, realtà organizzate della nostra comunità, cittadini.

La voglia di partecipare e di essere protagonisti delle scelte che riguardano il governo della propria città e del proprio territorio è una delle grandi risorse dei sestesi. Per questo mettere in grado le persone di rapportarsi con la politica e le istituzioni del territorio è una priorità per affrontare non solo le sfide più impellenti ma per impostare un processo virtuoso costante.

A tal fine, favorire la partecipazione sarà uno dei nostri obiettivi principali: aiutare la città a discutere e confrontarsi con le scelte dell’amministrazione comunale è un valore da difendere ed incoraggiare. Lavoreremo per utilizzare al meglio tutti gli strumenti possibili (sito internet del Comune, social network, ecc.) per garantire la massima trasparenza sulle scelte amministrative e la pubblicazione sempre più facilmente accessibile degli atti.

Dovremo anche lavorare ad una revisione del regolamento degli istituti di partecipazione per adeguarlo alle opportunità fornite dalle nuove tecnologie, oltre a ripensare il funzionamento dei Centri Civici, cercando di caratterizzarli sempre più come luoghi di connessione tra il Comune, le associazioni e il volontariato nelle varie aree della città.

In conclusione, Sesto Fiorentino fonda la propria storia e la propria tradizione politica sui valori della Costituzione nata dalla Resistenza: la pace, la solidarietà, il lavoro, l’accoglienza, il rispetto per l’ambiente sono da sempre elementi fondanti del nostro DNA.

Anche per questo siamo profondamente convinti che oggi possieda tutte le energie necessarie per ripartire e rilanciarsi dopo le difficoltà della pandemia ed aprire una nuova stagione, energie che affondano le loro radici nella storia lunga e bella di buona politica e di buon governo della nostra città, della quale oggi vogliamo raccogliere idealmente il testimone.