“Quello che sta succedendo a Querceto è qualcosa di incredibile e imbarazzante, non si può lasciare le persone senza acqua tra un guasto e l’altro per giorni. Serve immediatamente un intervento strutturale e complessivo. Qual è la logica di andare avanti a risolvere le rotture di vecchi tubi con toppe e rattoppi? Il Comune di Sesto Fiorentino si assuma le proprie responsabilità, si coordini con Publiacqua e dia soluzioni stabili agli abitanti di Querceto” ha dichiarato il Capogruppo del Partito Democratico Lorenzo Zambini.
“In via Biancalani quattro rotture delle tubazioni dell’acqua in quattro giorni è uno scenario da paese sottosviluppato. Tanti cittadini si stanno mobilitando in queste ore con forza e serietà per chiedere interventi risolutivi e anche rispetto per chi vive in queste zone. L’Amministrazione comunale apra un confronto serio, realistico e chiaro con la cittadinanza con tempi e modalità certe per la soluzione del problema” ha ribadito il coordinatore del Pd Querceto Matteo Boldrini.
“Un oceano di valori e di scelte politiche di ieri, di oggi e di domani ci separano dalla Lega. La nostra idea di sicurezza urbana è lontana anni luce da quella della Lega che punta su ronde, caccia agli immigrati e stigmatizzazione aggressiva delle situazioni di disagio ” ha dichiarato Claudia Pecchioli del Pd Sesto.
“Noi puntiamo su educazione, cultura, integrazione, decoro e anche i giusti e doverosi controlli, se emergono situazioni di insicurezza come sta succedendo a Sesto. La sicurezza e la promozione della legalità passano anche dalla rigenerazione urbana e dalla riqualificazione del territorio come rimedio al degrado: rendere vivi i luoghi cittadini è uno degli strumenti“ ha sottolineato Pecchioli.
“Ragionare di videosorveglianza e di controlli quando si manifestano atti vandalici o altri reati è una fatto normale e non va enfatizzato. Inoltre, come sappiamo tutti, la Regione Toscana in questi anni ha finanziato moltissimi progetti di videosorveglianza a favore delle politiche locali per la sicurezza nei nostri Comuni” ha ribadito il capogruppo Pd Sesto, Zambini.
“Gli esponenti della Lega Sesto dovrebbero sapere che in Consiglio comunale le interrogazioni non si votano ma si ascoltano. In più gli è pure sfuggito che a Sesto il Pd non è al governo della città ma è all’opposizione. Dover spiegare queste banalità oltre che imbarazzante dà la cifra del livello di approssimazione della Lega sulle questioni” ha concluso Zambini.
“In città è ormai diffusa una sensazione di insicurezza tra
i cittadini e, purtroppo, vi sono stati episodi di vandalismo e altri reati. Il
Partito Democratico ritiene che sia importante che siano date risposte ai
sestesi in questo senso” afferma Claudia Pecchioli, responsabile sicurezza del
PD Sesto. “Servono interventi mirati e immediati che garantiscano un maggiore
presidio del territorio, serve un miglioramento dell’illuminazione pubblica ed
è fondamentale implementare il sistema di videosorveglianza attraverso
telecamere da posizionare nei punti più critici.
Inoltre, non bisogna dimenticare che la presenza dei cittadini è uno dei
maggiori deterrenti alle situazioni di insicurezza. Per questo riteniamo che
sia importante che la nostra città abbia luoghi vivibili e piacevoli da
frequentare, ricchi di iniziative e funzioni. È importante anche trovare
soluzioni per le situazioni che favoriscono il degrado, come ad esempio lo
spazio vicino alla ex saletta 5 Maggio in via Cavallotti. Insomma – conclude
Pecchioli – cultura, decoro e controlli.”
“Sposo in pieno la costituzione di una Commissione consiliare specifica sul tema della Piana proposta da Maurizio Quercioli, la trovo costruttiva, utile e propositiva. Mi auguro una risposta affermativa anche da parte dalle forze politiche di maggioranza. Visto che l’idea viene da Quercioli se accettasse sarebbe doveroso dargli la presidenza della Commissione in modo che possa coordinare e impostare i lavori” ha dichiarato il capogruppo Pd Sesto, Zambini.
“Quale miglior luogo se non quello istituzionale per confrontarsi tra forze politiche ma soprattutto con categorie economiche, sindacali, della cultura e della società per costruire il disegno di quel pezzo di territorio che oggi si trova scollegato dal resto del mondo, con un’identità confusa e in balia delle onde. Troppi anni sono stati persi, serve uno scatto e lo si può fare con il confronto, le idee e i progetti, migliorando la vita dei cittadini e ridando senso a quell’area” ha continuato Zambini.
“Parco, Pl1 Pl13, tramvia, sicurezza idrogeologica, impianti sportivi poco utilizzati, sviluppo del Polo Scientifico. Ad esempio come Città Metropolitana stiamo contribuendo con 2 milioni di euro allo spostamento della Scuola di Agraria all’interno del Polo. Anche l’Università dovrà essere coinvolta in questa discussione insieme ai tanti soggetti che vivono da anni quel pezzo di territorio” ha concluso Zambini.