Pd Sesto: “La legalità prima di tutto. Il Sindaco smetta di non vedere, di non sentire, di non parlare”

DiPD Sesto Fiorentino

Pd Sesto: “La legalità prima di tutto. Il Sindaco smetta di non vedere, di non sentire, di non parlare”

Ieri (martedì 23 maggio 2017) il gruppo consiliare del PD ha presentato un’interrogazione al Sindaco riguardo all’iniziativa che si è svolta domenica 14 maggio al Presidio no-aeroporto e no-inceneritore, con richiesta di chiarimenti e aggiornamenti circa la situazione del sequestro del manufatto abusivo che si trova nell’area.

È infatti visibile (tramite social network divulgati dagli stessi organizzatori) a tutti i cittadini che il manufatto posto sotto sequestro è stato utilizzato e frequentato internamente da diverse persone durante la manifestazione.
La risposta del Sindaco (nominato, tra l’altro, custode giudiziario) è stata per l’ennesima volta disarmante. Il primo cittadino ha confermato che l’area in questione è sempre sottoposta a sequestro preventivo e che la manifestazione di domenica 14 maggio non aveva bisogno, dal canto suo, di autorizzazioni.
“Il tema oggetto dell’interrogazione era quello della legalità e del rispetto delle regole sul territorio comunale, tema eluso dal Sindaco che ha spostato l’attenzione su tutt’altro, senza entrare nel merito delle domande poste”, afferma Lorenzo Zambini, capogruppo Pd.
“È la terza volta che il Sindaco offende l’intelligenza dei sestesi: a novembre disse, a sequestro appena avvenuto, che non era a conoscenza dell’esistenza di un presidio abusivo, dopo che lo aveva frequentato prima da candidato e poi da Sindaco. A febbraio ha giustificato l’alterazione dei sigilli dal manufatto con cause meteorologiche di vento forte. Questa volta ha parlato di altro”, sottolinea Sara Martini.
E continua Martini: “Per noi non è in discussione il fatto che i Comitati possano riunirsi e organizzare le proprie attività ma tutto deve avvenire nel rispetto delle regole. O queste valgono solo per alcuni? Esistono forse cittadini a cui tutto è permesso? Tra l’altro, è la tutela stessa dei cittadini che frequentano il manufatto a essere in discussione”.
“Capisco – afferma ancora Zambini – che una parte del sostegno elettorale e politico del Sindaco provenga da quelle persone e da quel luogo ma voglio sperare che non sia questo il motivo per cui parla in maniera confusa”.
“Inoltre la conduzione del Consiglio comunale al momento dell’interrogazione è stata disastrosa, permettendo un clima intimidatorio sia durante la seduta che al termine”, dice Zambini. “Un Comune come Sesto Fiorentino, che ha fatto della legalità da sempre un tratto distintivo, non si merita simili episodi. Il Consiglio, come tutte le istituzioni democratiche, deve permettere il dibattito democratico in un clima di rispetto”.
“Sul tema della legalità – concludono Zambini e Martini – non sono ammesse ambiguità, distrazioni o omissioni. Mentre le indagini fanno il loro corso, il nostro gruppo consiliare continuerà a battersi per chiedere chiarezza al Sindaco e all’Amministrazione circa le proprie responsabilità di fronte ai cittadini”.

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